Review: "Splendore" by Margaret Mazzantini
- ormedinchiostro
- 15 feb 2015
- Tempo di lettura: 2 min
La parte migliore della vita è quella che non possiamo vivere
“E davvero accadde. E fu contro natura. E davvero vorrei sapere cos’è la natura”. In questa domanda il dramma di Guido e Costantino, due ragazzi, due compagni di classe, provenienti da ceti sociali diversi, che attraversano insieme il ponte dell’infanzia verso l’adolescenza e l’età adulta . Tra loro un’attrazione che, col tempo, si trasforma in amore. Un sentimento condizionato dai sensi di colpa, dall’esigenza di adattarsi al comune senso della morale e costruirsi una facciata di “rispettabilità” che li faccia sentire parte del mondo perbene. Sono loro i primi a vivere il loro amore come un insulto alla società, una trasgressione da vivere nella negazione e nella clandestinità. I primi ad usare violenza contro se stessi prima ancora di subirla dall’esterno. Nel loro amore cercano il coraggio di vivere la loro diversità (“E il mio nome pronunciato da lui,con la sua voce roca e fonda,il mio nome che nasceva dalla sua pancia e passava attraverso la sua gola era il più bello del mondo. Infondeva coraggio alla mia misera persona, scivolava dentro di me e mi definiva,mi dava luogo e tempo,e un'origine certa”) per poi arrendersi alla paura di perdere la sfida verso la liberaaffermazione della loro omosessualità (“Chi ha detto che i ragazzi sono coraggiosi? Il coraggio io l'ho trovato con gli anni,insieme a ogni sbaglio,a ogni pezzo mancato di strada”). Una narrazione intensa fra dolcezza e degrado, speranza e disperazione, un continuo perdersi e ritrovarsi, senza mai poter smettere comunque di cercarsi.
Quanta strada ancora dovremo percorrere per comprendere quanto sia ridicolo e inutile incollare insulse etichette all’amore: “etero”, “omo”, “legittimo”, “illegittimo”… L’amore è solo amore. E va avanti per la sua strada ciecamente fregandosene dei divieti, dei cartelli, dei contratti e delle convenzioni.
“Non vergognarti del viaggio. La vita, credimi, non è un fascio di speranze perdute, un puzzolente ricamo di mimose, la vita raglia e cavalca nel suo incessante splendore.”

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