Due passi con ...
- ormedinchiostro
- 6 mar 2015
- Tempo di lettura: 2 min
Jane Austen

Cara, dolce amica Jane, compagna di tante serate passate a sospirare sognando castelli della campagna inglese, tè e tartine su fini porcellane decorate, lunghi abiti fruscianti, balli, passeggiate a cavallo e orgogliosi gentiluomini che rubano il cuore di romantiche fanciulle .
La prima volta che ebbi fra le mani Orgoglio e pregiudizio, in un’antica edizione dalle pagine ingiallite che odoravano di passato e di casa dei nonni, avevo quattordici anni e di Elizabeth Bennet mi colpirono lo spirito di osservazione e la combinazione fra senso di ribellione e affetto nei confronti di una famiglia che considerava fonte d’imbarazzo e rifugio allo stesso tempo. Ci sono state poi una seconda lettura del romanzo (in un’età in cui “L'immaginazione di una donna è molto veloce; salta dall'ammirazione all'amore e dall'amore al matrimonio in un momento.”), una terza e una quarta e, ogni volta, Elizabeth ha rivelato aspetti nuovi e sorprendenti della sua intelligenza ed emotività, mentre costante è rimasto il potere seduttivo del tenebroso mr Darcy.
Poi sono arrivate le altre eroine: Emma, Elinor e Marianne, Fanny, Catherine e, dulcis in fundo, Anne, la saggia e matura Anne di "Persuasione", che tutti pensano destinata a rimanere zitella poiché non ancora sposata a 27 anni. Anne è la piu’ complessa delle eroine Jane, l’ultima, la piu’ vera.
Leggendo di Anne si ha come la sensazione di avvicinarsi a Jane, di ascoltarla, di sentire il suo calore, la sua gentilezza, la sua solitudine, la sua maliconia. E’ come se, sentendo prossima la fine, avesse voluto lasciarci in eredità un po’ piu’ di sé: il suo modo di vedere il mondo, di approcciarsi alla vita, alla famiglia, alla società, ai sentimenti. La storia di Anne non è piu’ quella gaia di una fanciulla ingenua e spensierata, ma è quella di una donna matura, piu’ inquieta e timorosa, sempre in bilico fra felicità e disperazione. Sentimenti profondi, forse meno passione, ma piu’ tenerezza per un amore ritrovato dopo anni di separazione e per il quale, per la prima, e ultima volta, Jane parlerà di eternità. Quell’eternità alla quale stava per consacrarsi lei stessa.
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