Piccole Orme crescono: Il Regno del Drago d’oro

Dopo La città delle bestie, Isabel Allende prosegue la sua trilogia per ragazzi con Il Regno del Drago d’oro

I noti protagonisti del primo romanzo sono destinati ad una nuova nobile impresa. Alexander-Giaguaro (suo animale totemico), dopo la spedizione tra il Popolo della Nebbia, è tornato in California più sicuro si sé e fiducioso nelle proprie capacità.

Mantiene i contatti con Nadia-Aquila esercitando “la lettura con il cuore” che gli permette di sentirsi vicino all’amica senza bisogno di scrivere. A sorpresa i due ragazzi si ritrovano a New York dove la nonna di Alexander, Kate Cold, ospita Nadia affinché la ragazza si abitui alla vita della metropoli. La squadra affiatata costituita dalla giornalista di “International Geographic”, dai due fotografi Timothy Bruce e Joel Gonzales, e dai due curiosi e coraggiosi adolescenti, si dirige sull’Himalaya per realizzare un servizio sul Regno Proibito, un isolato principato tra le cime innevate

Atterrati a Nuova Delhi, l’inevitabile contrasto tra ricchezza e miseria colpisce i due amici americani:

“Il contrasto tra l’opulenza dell’hotel e l’assoluta miseria di quella gente scatenò in Alexander una reazione di rabbia e orrore. Più tardi, quando cercò di far partecipe Nadia dei suoi sentimenti, lei non capì a cosa alludesse. Semplicemente lei possedeva l’essenziale e lo splendore di quel palazzo le risultava opprimente”

I due ragazzi si insospettiscono di uno strano hippy, Tex Armadillo, e del suo incontro segreto con tre indiani forse appartenenti alla Setta dello Scorpione. Il gruppo parte poi alla volta del meraviglioso Regno Proibito. Con loro viaggia anche Judit Kinski, freddo architetto di giardini, invitata presso la corte del re, la quale nasconde un segreto che si scoprirà solo nel corso del romanzo.

A questo punto si intrecciano le vicende che coinvolgono altri personaggi: Dil Bahadur –giovane erede al trono del piccolo paese -, Tensing – reincarnazione di un lama e maestro del giovane principe -, lo Specialista - spietato criminale al soldo del miliardario Collezionista newyorkese – ingaggiato per trafugare la preziosissima statua del Drago d’oro, oracolo divino e simbolo millenario del regno. Con la statua in questione viene anche rapita l’unica persona depositaria del codice segreto, indispensabile per decifrare i messaggi profetici dell’oracolo. Alexander, Dil Bahadur, Nadia e Pema, giovani determinati e coraggiosi guidati dalla saggezza di Tensing, si impegnano a combattere contro i mercenari assoldati dal Collezionista, a difendere il tranquillo isolamento del Regno Proibito e a salvare dall’estinzione lo straordinario popolo degli Yeti.

Il romanzo esalta l'incontro tra due culture molto diverse: la civiltà occidentale, con la tecnologia e il benessere economico, e il misticismo e la spiritualità di una cultura di tipo buddista. Il monaco Tensing ci conduce per mano alla scoperta di principi fondamentali:

“La paura non è reale… è solo nella tua mente, come tutto il resto. I nostri pensieri danno forma a ciò che supponiamo sia la realtà”;

“..il peggior nemico, come anche il più grande aiuto, sono i propri pensieri”; “noi siamo ciò che pensiamo. Tutto quel che siamo sorge dai nostri pensieri. I nostri pensieri costruiscono il mondo”,

“Per tutta la vita si era esercitato a prendere le distanze dalle questioni terrene e dai beni materiali. Sapeva che nulla al mondo è eterno, che tutto cambia, si decompone, muore e si rinnova in un’altra forma e che pertanto aggrapparsi alle cose del mondo era inutile e causa di sofferenza”

Fra i tanti insegnamenti di cui il libro si fa messaggero troviamo essenzialmente il rispetto: per l'uomo, anche quando è un nemico, per la religione, per la natura, per la cultura e le proprie tradizioni. Ma ciò che è alla base di tutto è la fiducia in se stessi e nelle proprie capacità.

In trepidante attesa dell'ultimo romanzo della trilogia !