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Review: "Cose che nessuno sa" by Alessandro D'Avenia

  • ormedinchiostro
  • 14 apr 2015
  • Tempo di lettura: 3 min

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Un lungo viaggio nel tempo, all’indietro di quasi trent’anni, per ritrovare me stessa adolescente, in un lontanissimo 2 ottobre, davanti alla porta della prima liceo. Margherita mi ha fatto rivivere quei giorni, quel periodo bellissimo e bruttissimo insieme, pieno di paure, di ansie, ma nel contempo eccitante e vibrante di emozioni, di scoperte, di promesse, di sensazioni che mai avrei pensato di poter provare fino a pochi istanti prima.

Margherita ha quattordici anni, lunghi capelli neri e uno sguardo magnetico. Sta per cominciare il liceo, non sa cosa la aspetta, sa solo che ha paura. Si confida con il padre, in un giorno di fine estate, mentre sono in barca loro due da soli. Lui la rassicura, le dice che sarà sempre al suo fianco e che la aiuterà ad affrontare ogni ostacolo. La sua sembra la vita serena di un’adolescente come gli altri, ma questa normalità crollerà presto. Una domenica sera, esattamente il giorno prima dell’inizio della scuola, Margherita è a casa con il fratellino Andrea e ascolta il messaggio che il padre ha lasciato in segreteria: non tornerà più, se n’è andato.

Il mondo le crolla sotto i piedi. Come farà adesso ad affrontare da sola i due drammatici punti di rottura della sua vita: l’inizio delle superiori e la scomparsa del padre, imprevedibile e terribilmente dolorosa?

Ma Margherita non è veramente da sola. Lungo la sua strada sarà affiancata da Marta, la strana ma simpaticissima compagna di banco con una famiglia numerosa e gioiosa; dalla madre Eleonora, con cui le riuscirà sempre più difficile dialogare; da Andrea, il fratellino disegnatore, che esprime attraverso i suoi colori la tristezza per l’assenza del padre. Ci sarà Giulio, un ragazzo più grande, che è dovuto crescere troppo in fretta e, soprattutto, c’e lui, il professore d'italiano, che ha sempre pronta la citazione giusta al momento giusto, che sembra avere capito tutto della vita ma che, nel concreto, non ha il coraggio di buttarsi a capofitto nella sua realtà “La letteratura lo costringeva a origliare se stesso, come se dentro di lui ci fosse una porta dietro la quale qualcuno bisbigliava segreti che lo riguardavano. E questa stessa porta voleva farla scoprire ai suoi alunni. Strapparli dal vagare dei pensieri superficiali, dai pensieri dettati da effimere reazioni emotive, per costruire un luogo, una stanza, dove il sussurro di se stessi diventa percepibile, come il mare nelle conchiglie. Ma solo la bellezza sa trovare la strada per condurti per mano in quel luogo dove parli con te stesso e ascolti te stesso. La letteratura ti costringe a dare del tu ai tuoi pensieri e a scoprire se sono veramente tuoi”

E, al di sopra tutti, il vero angelo custode di Margherita, la nonna Teresa, la nonna siciliana con le sue frasi in dialetto, le mani impegnate tra i fornelli e sempre pronte ad accogliere per un abbraccio. Ha sempre una risposta a tutto e per tutti una buona parola, anche per chi sembra non meritarne. Le sue sentenze attraverso proverbi siciliani e paragoni culinari non lasciano scampo e la sua presenza ricama tutto il racconto di quella dolcezza caratteristica delle sole nonne.

“La nonna scartocciò il pacco delle pennette e ne gettò almeno due etti nella pentola.

«È troppa, nonna! Non ho fame, ti ho detto».

«Signorina, stai al tuo posto. È una vita che cucino e so io di quanti etti di pasta ha bisogno un cuore rotto»”

Con nonna Teresa dietro le quinte, sarà proprio il professore di italiano, con le sue appassionanti lezioni sull’Odissea, e in particolare col viaggio intrapreso da Telemaco alla ricerca del padre Ulisse, a suggerire a Margherita l’idea di partire alla ricerca del padre. Quelle parole, che sembrano scritte apposta per lei, la spingono al viaggio durante il quale scoprirà molto di se stessa e del senso della vita.

La trama di Cose che nessuno sa è semplice, gradevole. Scorre rapidamente senza intoppi, né incidenti, alternando un linguaggio poetico a quello diretto e essenziale dei giovani. Ma la semplicità della trama offre uno spaccato attento della complessità del mondo adolescenziale con le sue contraddizioni, le sue domande, la ricerca di maestri a cui aggrapparsi e di un riferimento costante nella famiglia e nei genitori. Un percorso intenso per scoprire che “Gioia e dolore piangono le stesse lacrime , sono la madreperla della vita


 
 
 

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