Review: "La cattedrale del mare" by Ildefonso Falcones
- ormedinchiostro
- 24 apr 2015
- Tempo di lettura: 2 min

Dal porto vecchio di Barcellona ci si addentra nel vecchio barrio della Ribera. Tra botteghe di artigiani di tutti i generi e bellissime residenze di alcuni nobili di Barcellona (Calle Montcada), nella piccola Plaça de Santa Maria, si erge una magnifica cattedrale gotica. E’ Santa Maria del Mar. Le sue magnifiche torri ottagonali, il gigantesco rosone e le vetrate colorate ci proiettano per incanto nello scenario di uno dei piu’ bei romanzi ambientati nella capitale catalana: La cattedrale del mare di Ildefonso Falcones.
Il romanzo narra la storia di Arnau Estanyol, la cui vita è legata a doppio filo alla costruzione della chiesa di Santa Maria del Mar, una chiesa del popolo, costruita con i soldi e con il lavoro dei cittadini di Barcellona. Attraverso le vicende di Arnau si entra a contatto con la storia di Barcellona e della Catalogna nel XIV secolo. Arnau è figlio di un servo della gleba, la cui moglie è stata stuprata e usata come serva dal signorotto locale. Il padre salva il neonato da morte certa e fugge con lui a Barcellona. L’uso vuole che se riusciranno a vivere in città un anno e un giorno senza farsi catturare, saranno dichiarati cittadini e uomini liberi. Grazie ai tanti sacrifici del padre, Arnau riesce a crescere e a diventare un bambino sano e forte, nonostante le sofferenze e le umiliazioni subite. Presto Arnau dovrà affrontare il crudele mondo degli adulti, adotterà come fratello minore un bambino sfortunato quanto lui e vedrà morire il padre in uno dei tumulti cittadini. La sua faticosa strada per diventare uomo, comincerà fra bastaixos, i forzuti scaricatori del porto di Barcellona che non avendo mezzi economici per pagare la costruzione della chiesa, contribuiscono portando i massi dal porto fino all'edificio. Poi diventerà soldato e quindi ricco e influente uomo cittadino. Ma il suo percorso sarà sempre irto di ostacoli, la rovina sempre dietro l’angolo, e Arnau è destinato ad affrontare più prove di quante possa immaginare.
La storia di Arnau e quella della costruzione dalla cattedrale servono a Falcones per affrontare molti altri temi: la schiavitù, l'ingiustizia, la povertà, la guerra, l’odio dei cristiani per gli ebrei, la grettezza di una nobiltà bigotta e impoverita che odia i borghesi ricchi e quest’ultimi che auspicano di comprare titoli nobiliari, l’assurda inquisizione e i sovrani incompetenti.
Ne “La cattedrale del mare” viene dipinta una Barcellona d’altri tempi, tuttora viva e palpitante sotto la superficie della ultramoderna città di oggi, il cui carattere orgoglioso e conscio della propria grandezza si manifesta nelle battaglie combattute contro il governo di Madrid per ottenere di nuovo una sorta di indipendenza.
Percorrendo le strade di Barcellona oggi ho respirato gli stessi odori di quei tempi, immaginando di veder spuntare dietro l’angolo i Bastaixos con i loro macigni sulle spalle, mossi dalla loro incrollabile fede, da quell’amore ultraterreno che trasuda dalle pagine di Falcones cosi’ come da ognuna delle gigantesche pietre che posso sfiorare ancora nella maestosa cattedrale di Santa Maria del Mar.
"Il mare non sa niente del passato. Sta lì, non ci chiederà mai di spiegargli nulla. Le stelle, la luna, stanno lì, e continuano a illuminarci, brillano per noi. Che cosa vuoi che importi, a loro, quello che è successo? Ci fanno compagnia e ne sono felici."
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